L’11 giugno del 2024, con l’ordinanza 16133, la Suprema Corte di Cassazione ha disposto che l’anno 2013 debba essere conteggiato quale anzianità di servizio sia ai fini della ricostruzione di carriera sia ai fini dell’inserimento nei gradoni stipendiali. Dopo confronto con le strutture nazionali relativamente al recupero del blocco dell’anno 2013, la Flc Cgil di Novara e del Vco, ha deciso di promuovere per tutti gli iscritti alla Flc Cgil e per tutto il personale docente e ATA, un ricorso finalizzato al riconoscimento del diritto al recupero dell’anno 2013 quale anno utile ai fini della progressione di carriera e delle eventuali differenze retributive spettanti e non ricevute a causa del blocco.
Riteniamo utile dare a tutti gli interessati le informazioni sul ricorso e per questo abbiamo deciso di seguire la modalità che indichiamo:
- compilazione di interesse al ricorso (non comporta successivo obbligo di aderire al ricorso) attraverso la compilazione e l’invio del form https://forms.gle/1ccrUfeJFBiGp5ft5;
- incontro on line nel mese di ottobre tenuto dal Segretario della Flc Cgil di Novara e del VCO e dai legali dell’Ufficio Vertenze in cui saranno date tutte le informazioni sul ricorso: modalità, effetti, prescrizione, costi amministrativi e di soccombenza.
Nel mese di ottobre organizzato l’incontro on line e inizierà la raccolta della documentazione per il ricorso legale.
In ogni caso occorre compilare ed inviare al MIM la diffida ad adempiere – anche nel caso in cui non si intendesse fare ricorso legale, ai fini di manifestare l’interesse a tenere il diritto e a interrompere la prescrizione – utilizzando l’apposito modulo.
QUI puoi trovare il modulo che compilato e inviato tramite pec personale o raccomandata con ricevuta di ritorno.
Si ricorda che i documenti utili per il ricorso da preparare sono: la diffida inviata (ricevuta pec o ricevuta raccomandata A/R), il decreto di ricostruzione di carriera, il foglio matricolare, gli ultimi 3 cedolini, i documenti validi di riconoscimento e codice fiscale.
Istruzioni per la diffida: la diffida potrà essere inviata dall’interessato via PEC (se in possesso di una pec personale) oppure con raccomandata a.r. (è opportuno conservare la ricevuta di consegna generata dal sistema, se inviata mezzo PEC, oppure la ricevuta di ritorno, se inviata con raccomandata a.r.) al datore di lavoro in questo caso identificato nel Ministero dell’Istruzione e Merito. La diffida deve essere firmata a penna se inviata con raccomandata a.r. mentre, se inviata per mezzo PEC, l’interessato può apporre la firma digitale (nel caso in cui ne fosse in possesso… altrimenti basta firmare a penna, scansionare la diffida firmata, ed inviarla via pec).
Luigi Michele Colecchia – Flc Cgil Novara/Vco
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